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Coppa Agostoni

La Coppa Agostoni è una corsa professionistica di ciclismo dedicata ad Ugo Agostoni, corridore lissonese; fa parte del Trittico Lombardo assieme alla Tre Valli Varesine e la Coppa Bernocchi.
La salita simbolo è il Lissolo, salita breve ma ripida, che infatti rende questa corsa la più dura del Trittico.
È organizzata dalla società ciclistica Sport Club Mobili Lissone, con il supporto economico e logistico del Comune di Lissone, e si svolge tutti gli anni in tarda estate.

 
Ugo Agostoni alla partenza di una corsa

Ugo Agostoni un poderoso, rude, deciso, astuto passista

Nato il 27 luglio 1893. Ugo Agostoni è stato uno dei più grandi atleti che Lissone ha avuto.
Alquanto più alto della media, quadrato di spalle, gambe assai lunghe ma sufficientemente muscolose. Agostoni possedeva un'eccezionale riserva di energie che gli permetteva di emergere in volata essendo il classico prototipo dei passisti.
In salita, pur con quella sua veramente atletica costituzione, riusciva a fornire un discreto rendimento dovuto specialmente al suo buon cuore.

 

Il lissonese iniziò a gareggiare in qualità di dilettante nel 1908, la sua permanenza dei puri non fu lunga ma ricca di convincenti successi, conclusi con una grande vittoria, quella conquistata nella gara intitolata "Al mare, ai monti, ai laghi", che impose il suo nome all'ammirazione delle folle e all'attenzione dei competenti. Quest'affermazione costituì il vero inizio della sua carriera di corridore perché fu ottenuta di fronte a tutti i corridori in attività nel 1910.

Svoltasi dal 31 luglio al 14 agosto, lanciata da un gruppo di giovani e anziani giornalisti milanesi, si sviluppava attraverso otto tappe per complessivi 1960 chilometri. La corsa mise in lizza i professionisti e i dilettanti che correvano con classifiche separate, partendo ad intervalli. Al termine delle otto tappe, Carlo Galletti risultò primo tra i professionisti con netto vantaggio su Pavesi e Aymo, mentre Ugo Agostoni si laureò campione di un grande avvenire vincendo la categoria dei puri su Fasoli e Bianco.
In virtù di questa sua sorprendente affermazione e del terzo posto nel campionato italiano dilettanti, Agostoni entra nella squadra della casa Atala. E non perdette tempo nemmeno nella maggiore categoria, perché già nel 1911 egli si impose all'ammirazione col quarto posto assoluto nella corsa delle tre Capitali, dietro a Enrico Pellisier, a Benni e a Ganna, disputata in veste di gregario.

La susseguente stagione fu per lui delle più brillanti perché vinse e si affermò in quasi tutte le corse disputate, Giro d'Italia, Giro dell'Emilia compresi, gara che vinse con 13 minuti di vantaggio su Santhià e Girardengo dopo una fuga di 50 chilometri.

Nel 1912 Agostoni tentò di vincere in maniera strabiliante la "Seicento Chilometri": scappato da un plotone di trenta unità, il lissonese pedalò da solitario tutta la notte, percorrendo circa 300 chilometri attraverso l'Emilia, il Veneto e la regione del Garda. Esauritosi nella fuga che gli avversari non agevolarono, fu raggiunto nelle vicinanze di Barghe, quasi all'inizia della salita del colle di S. Eusebio e si riturò nel finale della competizione vinta poi da Luigi Ganna.

 

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Ultima Modifica: 29/09/2023