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RE/COLLECT RE/CONNECT

a cura di Filippo La Vaccara & Alberto Zanchetta

 
Giornata Internazionale dei Musei  - Filippo La Vaccara- Senza titolo 2012

18 maggio 2013

Dalle ore 10.00 alle 12.00 
    e dalle 15.00 alle 24.00
 
 opere di:
 Adriano Altamira, Heike Arndt, Giorgio Bellandi, Davide Benati, Matteo Bergamasco, Andrea Cascella, Bruno Ceccobelli, Alfredo Chighine, Michele Chiossi, Gabriele De Vecchi, Enrico Della Torre, Nato Frascà, Piero Leddi, Gino Meloni, Bruno Munari, Gianfranco Pardi, Cesare Peverelli, Mauro Staccioli, André Villers, Renato Volpini

 

 In occasione della Giornata Internazionale dei Musei (istituita dall'International Council of Museums nel 1977) e della Notte Europea dei Musei (iniziativa sponsorizzata dall'ICOM e patrocinata dall'Unesco e dal Consiglio d'Europa), sabato 18 maggio il MAC di Lissone aderisce all'iniziativa che vede coinvolta la comunità museale globale, con l'apertura straordinaria del museo fino a mezzanotte per consentire al pubblico una visita "insolita" alle proprie collezioni. L'obiettivo è quello di incontrarsi negli spazi espositivi e sensibilizzare l'opinione pubblica sul ruolo dei musei, che sono «un importante mezzo di scambio culturale, di arricchimento delle culture e di sviluppo della reciproca comprensione, della cooperazione e della pace tra i popoli». 

 Anche quest'anno, la Giornata Internazionale dei Musei ha coinvolto tutte le istituzioni culturali chiedendo loro di interpretare il tema Musei (Memoria + Creatività) = Sviluppo Sociale, formula espressa sottoforma di equazione, in quanto comprende concetti che sono essenziali per definire ciò che è oggi un museo; lo scopo è quello di mettere in evidenza il carattere universale e la positiva influenza che i musei hanno sulla società. Tra le cinque sottotracce suggerite dall'ICOM, il MAC di Lissone ne ha scelti due - "Esporre il patrimonio in chiave moderna" e "Un legame intergenerazionale" - in cui Anche quest'anno, la Giornata Internazionale dei Musei ha coinvolto tutte le istituzioni culturali chiedendo loro di interpretare il tema Musei (Memoria + Creatività) = Sviluppo Sociale, formula espressa sottoforma di equazione, in quanto comprende concetti che sono essenziali per definire ciò che è oggi un museo; lo scopo è quello di mettere in evidenza il carattere universale e la positiva influenza che i musei hanno sulla società. Tra le cinque sottotracce suggerite dall'ICOM, il MAC di Lissone ne ha scelti due - "Esporre il patrimonio in chiave moderna" e "Un legame intergenerazionale" - in cui il museo è chiamato a proporre nuove opportunità di comunicazione, di mediazione e di interazione rispetto alla tradizione, mantenendo pur tuttavia un dialogo tra le generazioni, ossia tra la comunità lissonese e il suo patrimonio storico

 Il Museo d'Arte Contemporanea di Lissone ha una storia che risale al 1946 quando prese avvio il Premio Lissone, una manifestazione che per vent'anni ebbe un importante riscontro, sia in Europa che oltreoceano, richiamando a Lissone i più importanti artisti del tempo. In occasione delle varie edizioni del Premio furono acquisite le opere che hanno costituito le premesse per la costruzione del Museo, inaugurato nel 2000. Al nucleo di opere selezionate dalle giurie dei vari Premi, negli anni si sono aggiunte le opere acquisite dal MAC (al fine di documentare il divenire dell'arte italiana negli anni Settanta, Ottanta e Novanta), le donazioni e concessioni in comodato gratuito di opere da parte di collezionisti e artisti, ma anche di istituzioni e aziende che hanno depositato parte delle loro raccolte presso il museo.

Nell'intento di evidenziare il ruolo del MAC, unitamente alla volontà di esporre una parte delle sue collezioni permanenti, il direttore del museo ha coinvolto Filippo La Vaccara nell'allestimento della mostra RE/COLLECT-RE/CONNECT che avrà decorrenza di un solo giorno. Dalla mattina fino alla notte di sabato 18 maggio sarà infatti possibile vedere una selezione di autori - Adriano Altamira, Heike Arndt, Giorgio Bellandi, Davide Benati, Matteo Bergamasco, Andrea Cascella, Bruno Ceccobelli, Alfredo Chighine, Michele Chiossi, Gabriele De Vecchi, Enrico Della Torre, Nato Frascà, Piero Leddi, Gino Meloni, Bruno Munari, Gianfranco Pardi, Cesare Peverelli, Mauro Staccioli, André Villers, Renato Volpini - tenendo però fede all'idea di guardare in modo nuovo (e con occhi diversi) la miscellanea di opere. Il progetto, che ruota intorno al connubio tra Alberto Zanchetta e Filippo La Vaccara, ha la funzione di cercare nuove modalità espositive-espressive, sia nella divulgazione che nell'ubicazione del patrimonio museale. Fine ultimo di questa mostra è «raccogliere, ricordare, riordinare e ricollegare il passato al presente». Particolarmente significativa è la scelta dell'artista che co-curerà la mostra: Filippo La Vaccara, che figurava tra i selezionati del Premio Lissone 2005, avrà la possibilità di esporre un suo dipinto all'interno della collezione, così come sarebbe successo se le sue opere fossero state premiate all'epoca e ora si trovassero nei caveau del museo.

 
 

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Ultima Modifica: 31/10/2022