1. Contenuto della pagina
  2. Menu di sezione
Contenuto della pagina

Comunicato Stampa

 

UNA VIA PER «LEA GAROFALO, VITTIMA DELLE MAFIE»

 

E' «Lea Garofalo, vittima delle mafie» la personalità cui verrà dedicata la prima via intitolata dall'amministrazione di Concetta Monguzzi: una scelta molto significativa perché onora la donna, già moglie di un boss della 'ndrangheta, che venne uccisa e bruciata (i suoi resti sono stati ritrovati 3 anni dopo l'omicidio a poca distanza da noi, a San Fruttuoso) per essersi pentita e aver cominciato a collaborare con la giustizia.

La Giunta, con il pieno consenso della maggioranza del Consiglio comunale, ha deliberato di dedicare alla signora Garofalo (1974-2009) una nuova via a nord del territorio lissonese, nella zona industriale fra via Verga e via delle Industrie. La decisione è stata presa - si legge nella delibera - per dare «un forte segno di contrasto all'illegalità e testimoniare l'impegno della città nella lotta contro i comportamenti criminosi», nella linea costante dell'amministrazione tesa a «diffondere il concetto di legalità con azioni educative e incontri di sensibilizzazione», in un territorio come
quello di Monza e Brianza dove ormai sono ricorrenti gli arresti e le retate per «episodi di mafia e 'ndrangheta». Proprio durante un recente appuntamento del ciclo «Lissone per la legalità» nonché nel convegno «Donne e mafie» organizzato dall'associazione lissonese QDonna era stata ricordata la figura eroica di Lea Garofalo: «Donna coraggiosa che ha testimoniato sulle faide interne della sua famiglia e quella del suo ex compagno e per questo è stata torturata e uccisa».

Aumenta così anche il numero (molto esiguo...) delle personalità femminili nella toponomastica lissonese. Ora la decisione dovrà essere ratificata dal Prefetto, come prevede la legge che lo richiede qualora l'intestatario della nuova via sia deceduto da meno di 10 anni. L'auspicio è che i tempi tecnici si accorcino in modo da permettere - come è forte volontà del Sindaco - che l'intitolazione ufficiale avvenga il 21 marzo 2015, ventesima «Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie», e alla presenza di Denise,la figlia ventitreenne di Lea, che vive tuttora sotto scorta.

Lissone, 5 dicembre 2014

 

 
 
 
Ultima Modifica: 31/10/2022