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ALEXIS HARDING

SKIN DEEP

 

27 giugno - 27 settembre 2020

 
finissage alla presenza dell'artista


INGRESSO LIBERO previa prenotazione
da effettuarsi telefonicamente
ai numeri 039 2145174 / 039 7397202
o inviando una mail all'indirizzo prenotazioni.museo@comune.lissone.mb.it 

 
 

In occasione del Premio Lissone 2018, la Giuria formata da Marco Meneguzzo, Demetrio Paparoni e Alberto Zanchetta aveva assegnato il "Premio MAC" a Alexis Harding, riconoscimento che gli ha permesso di programmare una mostra personale al Museo di Lissone. L'esposizione, che si concretizza a distanza di due anni, mette in luce la densità e intensità cromatica dell'artista. Grazie a una pratica di ripensamento dei limiti della pittura, l'artista ridefinisce l'epidermide della pittura, che, pur perdendo aderenza con la tela, acquista maggiore aderenza con la realtà.

Il lavoro di Harding è una combinazione di strategia, controllo, irrazionalità e abbandono. Esponente di spicco della cosiddetta "pittura processuale", l'artista esplora e celebra le intersezioni tra astrazione e rappresentazione sottoponendo le opere a una singolare tensione fisica che le imbriglia e le allunga fino al punto di rottura. 

Nel piano nobile del Museo, Harding ha realizzato una serie di opere che rispecchiano un modus pingendi che si mantiene poroso e flessibile, come fosse ancora in fieri. I dipinti selezionati per questa sua prima mostra in un museo italiano sono incentrati (quasi ossessivamente) sulla superficie e sulla struttura della pittura. Come tiene a spiegare l'artista: «Voglio sottoporre la pittura a una serie di forze fisiche-comportamentali, innescando dei movimenti e delle interruzioni che sanciscono un punto di partenza, che è centrale e fondamentale nel mio lavoro. Questi dipinti sono turbolenti e delicati, assorbono e permettono al mondo di entrare in essi. Per l'occasione ho provato a selezionare un corpus di opere che attinge a una vasta gamma di idee e di immagini. Malgrado io cerchi di seguire e guidare questi lavori, loro resistono al mio controllo e alla fine riescono a trovare una strada diversa, la propria strada: sono dipinti che "non finiscono mai", sono sempre incompiuti, continuano a esistere nel presente».

Alexis Harding lavora per stratificazioni: l'imprimitura è ottenuta con uno strato di base che mescola pittura a olio con grandi quantità di olio di semi di lino, soluzione che richiede lunghi periodi di asciugatura; in seguito l'artista vi applica una vernice industriale ad asciugatura rapida (in anni recenti ricorre a una vernice spray) che si indurisce in poche ore. Il processo permette di ottenere una superficie tanto complessa quanto intricata, che viene poi tagliata, smossa e trascinata dando origine al dipinto vero e proprio. Tale gestazione consente all'artista di sperimentare un "palpabile senso di scoperta", alla ricerca di un'eleganza formale che si accorda al nitore e all'esuberanza del colore.

La metapittura di Harding collima con la metafora della "rottura" e della "distruzione". I dipinti vengono scanditi da una maniacale lentezza, impiegano settimane per stabilizzarsi, dopodiché l'artista interviene sulla superficie con gesti istantanei e risolutivi. Anche se le azioni/decisioni vengono prese in pochi secondi, il lavoro continua a evolvere nel corso dei mesi successivi, assecondando gli smottamenti cagionati dalla forza di gravità (le opere esistono nel momento, ma sono anche, paradossalmente, fissate nel tempo, per sempre).

I dipinti di Harding sono astratti solo in apparenza. Nel corso degli anni, il suo lavoro ha attinto a suggestioni molto ampie e diversificate che coinvolgono il mondo naturale e l'anatomia umana. Ciò nondimeno, le immagini si mantengono ambigue, demandando allo spettatore il compito di stabilirne l'identità e deciderne il significato. Ciò che è più evidente in tutte le sue opere è la straordinaria energia che si sprigiona attraverso la pittura, un'energia che scaturisce dalle forze e dalle tensioni in gioco.

Alexis Harding, Temporary Wet Painting No. 8 (Diptych), 2007, olio e vernice su MDF
Alexis Harding, Temporary Wet Painting No. 8 (Diptych), 2007, olio e vernice su MDF, 140 x 100 cm.
Alexis Harding, Temporary Wet Painting No. 12, 2010, installazione site specific
Alexis Harding, Temporary Wet Painting No. 12, 2010, installazione site specific
Alexis Harding, The Invisible Hand, 2020, olio e vernice su MDF
Alexis Harding, The Invisible Hand, 2020, olio e vernice su MDF, 183 x 183cm.
Alexis Harding, Vertical Collapsed Colour Chart, 2013, olio e vernice su MDF
Alexis Harding, Vertical Collapsed Colour Chart, 2013, olio e vernice su MDF, 300 x 100cm.
 
 
in collaborazione con
logo Luca Tommasi Arte Contemporanea
 
 
 
Info

| M A C |
Viale Elisa Ancona, 6   20851 Lissone - MB
museo@comune.lissone.mb.it
tel. 039 7397368 - 039 2145174

Orari
  • Mercoledì e Venerdì h 10.00-13.00
  • Giovedì h 16.00-23.00 
  • Sabato e Domenica h 10.00-12.00 e 15.00-19.00
 
 
Ultima Modifica: 31/10/2022