ESPOSTO SUL LAGHETTO: NIENTE DA NASCONDERE

 In seguito all'annuncio, comunicato nel Consiglio comunale del 21 giugno scorso da parte di alcuni consiglieri di opposizione, della presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Monza relativamente a presunte irregolarità intervenute nell'affidamento del servizio di ristorazione nel bar del Laghetto urbano, i componenti della  commissione di gara - tutti dirigenti comunali - precisano di avere essi stessi già depositato presso la medesima Procura i documenti relativi al bando in questione, "al fine di una piena e puntuale collaborazione con la magistratura e per una verifica da parte di codesta Procura".

Il documento, datato 5 giugno 2013, è stato depositato a mano il giorno seguente al tribunale di Monza ed è firmato dal segretario generale del Comune - che era stato anche il presidente della commissione aggiudicatrice - e da quattro dirigenti comunali, i quali intendono così anche tutelarsi da affermazioni apparse sui giornali e che "tendono a delegittimare i dirigenti comunali nei confronti della cittadinanza".
 I firmatari chiedono inoltre di acquisire eventuali documenti di denuncia pervenuti in Procura "per poterci difendere nelle sedi competenti, con atti concreti a nostra tutela e dell'ente comunale".

Il dossier fatto pervenire in Procura consta di tutta la documentazione relativa al bando di gara incriminato, compresi i verbali della commissione giudicante e l'offerta completa della ditta aggiudicataria, nonché copia dei giornali riportanti le dichiarazioni di esponenti politici i quali "lasciano intendere che la commissione di gara costituita per aggiudicare la locazione dell'immobile sito nel laghetto di Lissone non ha svolto correttamente il proprio lavoro". Se sarà il caso, il segretario generale e i dirigenti coinvolti intendono provvedere a tutelare la loro professionalità ed onorabilità nelle sedi proprie.

Lissone, giovedì  27 giugno 2013