Col sacco blu si ricicla di piu'

Sacchi più
leggeri in via Pacinotti. Gelsia Ambiente ha presentato i primi dati del
"Progetto RFID" che da ottobre interessa 1.930 famiglie, per un totale di 4.629
abitanti e 164 utenze non domestiche. Il sacco blu chippato nel quartiere LS2
ha infatti sostituito negli ultimi mesi il "vecchio" imballo nero per
i rifiuti indifferenziati, con un netto miglioramento nell'operato delle
famiglie. Se nella prima metà dell'anno, infatti, più del 50% del materiale che
finiva nel sacco del secco era in realtà riciclabile, ora questa percentuale è
scesa al 34%: gli utenti fanno dunque più attenzione a dove buttano i rifiuti!

C'è ancora da
migliorare (il 24% del materiale che finisce nel sacco blu andrebbe infatti nel
sacco rosa - carta, cartone e soprattutto imballaggi in plastica che potrebbero
avere una seconda vita - e il 10% è rifiuto organico che rientra nella raccolta
biodegradabile), tuttavia nel quartiere si è già registrata un'impennata del
riciclabile pari a al 12% rispetto al 2012, toccando il livello record di oltre
il 76% di scarti destinati al riciclo sul totale della raccolta di rifiuti: un
ottimo risultato, che pone Lissone ai primissimi posti tra i (pochi) Comuni
italiani in cui è in atto o in sperimentazione la raccota Rfid.

Un ulteriore dato
incoraggiante è dato poi dall'abbattimento in valore assoluto
dell'indifferenziato: a parità di periodo si è passati dai 6.650 chilogrammi
dei sacchi grigi ai 3.600 chilogrammi dei sacchi blu, con conseguenti minori
costo di smaltimento e impatto inquinante. La sperimentazione ha raggiunto il
95% delle utenze domestiche e non domestiche della zona LS2; nel corso del
prossimo anno sarà estesa alla frazione di Bareggia e dal 2015 a tutta la
città. E la novità non avrà solo vantaggi ambientali, ma anche economici: è
previsto infatti un miglior calcolo delle tariffe basato sul principio "Chi più
inquina, più paga". 

 Lissone  04/12/2013