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ZANZARE: meglio prevenire

 
Lissone - infografica fasi sviluppo zanzara

Le  zanzare sono insetti che appartengono all'ordine dei ditteri. La zanzara comune "Culex Pipiens" depone circa  200-300 uova sulla superficie dell'acqua stagnante, le quali in due giorni si schiudono e nascono così le larve. Queste in pochi giorni si trasformano in pupe e poi in adulti che si spostano di qualche centinaio di metri dal focolaio di origine. Le femmine pungono preferibilmente nelle ore serali e notturne.

 

La zanzara più molesta è la zanzara tigre (Aedes Albopictus), insetto tipicamente diurno. Questa zanzara depone le uova sulle pareti interne di qualsiasi contenitore in cui è presente acqua stagnante schiudendosi quando vengono sommerse. In estate l'intero ciclo di sviluppo si completa in una settimana. Le uova deposte in autunno sono in grado di sopravvivere alla stagione invernale dando origine alla prima generazione larvale della successiva stagione.

Lissone - zanzara che fa una puntura sulla pelle

La zanzara tigre è riconoscibile dal corpo scuro nero lucido con anelli bianchi sia sull'addome sia sulle zampe e striscia bianca sul dorso e sul capo. Questa specie è classificata come insetto vettore.

 
 

Cosa fa il Comune

Ogni anno il Comune effettua interventi di disinfestazione contro le zanzare sulle aree a verde del territorio, sui viali densamente alberati, nei tombini stradali, nei parchi, nelle scuole e negli asili. Gli interventi sono di due tipi: larvicida e adulticida, non sono nocivi per la popolazione o per gli animali, poiché i prodotti non vengono nebulizzati in atmosfera, ma irrogati direttamente in caditoia.

Il trattamento nelle aree private è invece a cura e spese dei proprietari o di chi ne ha l'effettiva disponibilità. 
Interventi costanti su tutte le aree del territorio sia pubbliche che private permettono un maggior controllo sulla proliferazione di tali insetti.
L'Unità Ambiente è a disposizione per qualsiasi tipo di informazione.

Cosa devono fare i cittadini

Privati cittadini, amministratori condominiali, soggetti gestori, responsabili o che abbiano disponibilità di aree strutturate con sistemi di raccolta delle acque meteoriche, devono seguire le norme contenute nell'allegata ordinanza n. 346 del 05.06.2023 in vigore nel periodo giugno-ottobre 2023:

  • evitare di abbondonare negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana e acqua stagnante;
  • procedere, nel caso di contenitori a uso effettivo, allo svuotamento giornaliero dell’acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli a seguito di pioggia o procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta, con divieto di immissione dell’acqua nei tombini;
  • trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida con cadenza periodica indicata dalle specifiche del prodotto stesso;
  • tenere sgombri cortili e aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere in modo da impedire la raccolta di acque stagnanti;
  • provvedere nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati, e nelle aree ad essi confinanti incolte od improduttive, al taglio periodico dell’erba.

orti e cimiteri

  • negli orti eseguire l’annaffiatura diretta, evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia in contenitori e altri materiali (es. teli di plastica), chiudere con coperchi gli eventuali serbatoi d’acqua;
  • all’interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, i vasi portafiori devono essere riempiti con sabbia umida, al posto dell’acqua. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso dovrà essere comunque riempito di sabbia, se collocato all’aperto.

inoltre

  • i proprietari e responsabili di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero, devono evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte d’acqua e nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili provvedimenti assicurare trattamenti di disinfestazione dei potenziali focolai larvali entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica;
  • i gestori di depositi di copertoni per attività di riparazione, rigenerazione e vendita devono svuotare i copertoni da eventuali residui di acqua prima dello stoccaggio o della consegna;
  • i responsabili dei cantieri devono evitare raccolte di acqua in bidoni e altri contenitori;
  • i gestori di scarpate ferroviarie, scarpate e cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e aree dimesse devono mantenere le aree libere da sterpaglie, rifiuti o altri materiali che possano favorire il formarsi di raccolta d’acqua stagnanti.
 
 

 
Ultima Modifica: 22/01/2024