Zanzare: meglio prevenire

Ordinanza a tutela della salute e igiene pubblica per controllare le malattie infettive trasmissibili da insetti vettori

Si rende necessario intervenire a tutela della salute e dell’igiene pubblica per prevenire e controllare malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori e in particolare da zanzare. In Italia e in Europa si è assistito nell’ultimo decennio all’aumento della segnalazione di casi di alcune malattie virali di origine tropicale quali Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile. Malattie trasmesse da vettori, in particolare da zanzare del genere Aedes per quanto riguarda le prime tre e del genere Culex per quanto riguarda l’ultima.

L’intervento principale per la prevenzione di queste malattie è la massima riduzione possibile della popolazione delle zanzare, agendo principalmente con la rimozione dei focolai larvali e con adeguati trattamenti larvicidi.

A tal fine è stata emessa un’ordinanza rivolta alla popolazione presente sul territorio comunale, ai soggetti pubblici e privati, alle imprese ed ai responsabili di aree particolarmente critiche quali cantieri, aree dismesse, piazzali di deposito, parcheggi, altre attività produttive che possono dar luogo anche a piccole raccolte di acqua e conseguenti focolai di sviluppo larvale.

Il provvedimento, consultabile qui di seguito, è in vigore da maggio a ottobre 2025. Nel testo si specifica cosa deve essere fatto per garantire la prevenzione della proliferazione delle zanzare, contribuendo alla tutela della salute pubblica.

Cosa fa il Comune

Ogni anno il Comune effettua interventi di disinfestazione contro le zanzare, mediante una ditta privata specializzata, sulle aree pubbliche di competenza come aree verdi del territorio, parchi, piazze e strade, aree esterne delle scuole. Gli interventi sono di due tipi: larvicida e adulticida. Non sono nocivi per la popolazione o per gli animali.

Calendario interventi di disinfestazione 2025

Il trattamento nelle aree private è invece a cura e spese dei proprietari o di chi ne ha l’effettiva responsabilità.
Interventi costanti su tutte le aree del territorio, sia pubbliche che private, permettono un maggior controllo sulla proliferazione di tali insetti a favore dell’igiene pubblica.

Cosa devono fare i cittadini

Privati cittadini, amministratori condominiali, soggetti gestori, responsabili o che abbiano disponibilità di aree strutturate, con sistemi di raccolta delle acque meteoriche, devono seguire le norme contenute nell’allegata ordinanza n. 25 del 9.05.2025 in vigore nel periodo maggio-ottobre 2025:

  • evitare di abbondonare negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana e acqua stagnante;
  • procedere, nel caso di contenitori a uso effettivo, allo svuotamento giornaliero dell’acqua contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli a seguito di pioggia o procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta, con divieto di immissione dell’acqua nei tombini;
  • trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida con cadenza periodica indicata dalle specifiche del prodotto stesso;
  • tenere sgombri cortili e aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere in modo da impedire la raccolta di acque stagnanti;
  • provvedere al taglio periodico dell’erba nei cortili, nei terreni scoperti dei centri abitati, nelle aree incolte o improduttive.

Orti

  • negli orti eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso;
  • sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;
  • chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi gli eventuali serbatoi d’acqua.

Attività produttive

  • i proprietari e responsabili di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero, devono evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte d’acqua, mediante stoccaggio dei materiali al coperto, oppure la loro sistemazione all’aperto ma con copertura. In caso materiali stoccati all’aperto assicurare trattamenti di disinfestazione dei potenziali focolai larvali entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica;
  • i gestori di depositi di copertoni per attività di riparazione, rigenerazione e vendita devono svuotare i copertoni da eventuali residui di acqua prima dello stoccaggio o della consegna;
  • i responsabili dei cantieri devono evitare raccolte di acqua in bidoni e altri contenitori;
  • i gestori di scarpate ferroviarie, scarpate e cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e dimesse devono mantenerle libere da sterpaglie, rifiuti o altri materiali che possano favorire il formarsi di raccolta d’acqua stagnanti;

Cimiteri

All’interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, i vasi portafiori devono essere riempiti con sabbia umida, al posto dell’acqua. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso dovrà essere comunque riempito di sabbia, se collocato all’aperto.

Per informazioni
Ufficio Ambiente Ecologia

Allegati

Ultimo aggiornamento: 13/05/2025, 13:16

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