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Belleville prima di Pennac: La vita davanti a sé

I libri sono davvero come ciliegie. Se con Stoner abbiamo sondato e sottoposto al vaglio serrato della nostra discussione il carattere epico di un'esistenza comune, con il romanzo successivo abbiamo voluto addentrarci nelle vite che fioriscono ai margini delle metropoli brulicanti, là dove povertà, disperazione, solitudine sono gli ingredienti quotidiani che solo l'esercizio della fantasia può rendere più sopportabili.
Due decenni prima della più celebre saga di Daniel Pennac, Romain Gary ci offre uno spaccato delle banlieue parigine, con un occhio di bue puntato su Belleville, palcoscenico d'elezione di tante vite al contempo complicate e luccicanti. 
Attraverso la voce narrante di Momo, un ragazzino arabo che una vecchia prostituta ebrea sopravvissuta ai campi di concentramento accudisce dietro versamento di una somma in denaro, assistiamo al farsi di un'imprevedibile storia d'amore materno e filiale. Ad accompagnarci, lo sguardo ironico e la lingua tagliente di Momo con le sue ruminazioni esistenziali e le relazioni sgangherate di quel microcosmo multietnico e solidale che si trova ad abitare.

 
Immagine copertina del libro "La vita davanti a sè"

Nel 1975 La vita davanti a sé, apparso sul mercato editoriale come l'opera prima dello sconosciuto Émile Ajar, si aggiudica il più importante premio letterario francese, il Prix Goncourt. La prosa è frizzante, l'ambientazione suggestiva e il lessico così imparentato ai guizzi del linguaggio parlato che il romanzo si aggiudica il favore di un vasto pubblico di lettori ma anche l'apprezzamento di numerosi critici.

Disponibile nel nostro catalogo al seguente indirizzo:
https://www.brianzabiblioteche.it/opac/detail/view/bria:catalog:258136

 
 
Immagine copertina "La vita davanti a sé"

A Manuele Fior, uno dei più noti disegnatori e fumettisti italiani nonché collaboratore del New Yorker ed autore del pluripremiato Cinquemila chilometri al secondo, dobbiamo l'edizione illustrata del 2018.

Disponibile nel nostro catalogo al seguente indirizzo:
https://www.brianzabiblioteche.it/opac/detail/view/bria:catalog:549068

 
 
Immagine copertina del libro "La vita davanti a sé"

In MLOL è disponibile anche l'audiolibro. 
Il romanzo è letto da Marco D'Amore:
https://www.brianzabiblioteche.it/opac/detail/view/bria:catalog:505384


 

Istantanea di un autore

Fotografia di Romain Gary

Romain Gary (pseudonimo di Romain Kacev)

Nasce a Vilnius, in Lituania, nel 1914 ed emigra in Francia all'età di 13 anni. Eroe gollista, pilota di guerra, noto seduttore, conduce una vita all'insegna della sregolatezza e nasconde la prolifica attività di scrittore dietro il ricorso a continui pseudonimi.
Dopo aver indossato una scenografica vestaglia di seta rossa, il 2 dicembre del 1980 si uccide con un colpo di pistola. Pochi mesi prima di suicidarsi, rilascia un'ultima intervista a Radio Canada.

 

Del 2017 è il film La promessa dell'alba, adattamento dell'omonimo romanzo autobiografico.

Il regista, Eric Barbier, nelle note di produzione dirà: "È un racconto picaresco, un romanzo di avventura e di iniziazione che racconta 20 anni della vita di Romain Gary e di sua madre, i quali si imbattono in una vicissitudine dopo l'altra, viaggiando di paese in paese. La loro vita è un susseguirsi di occasioni afferrate o mancate, di incontri, di azzardi finiti bene e di azzardi finiti malamente. È una sovrabbondanza di situazioni".

 

Il punto di vista del critico

Nel 2014 sul quotidiano Avvenire, il critico letterario Fulvio Panzeri, spesso nostro ospite a Libritudine, propone un'analisi di questo romanzo. 
Qui potete leggerla integralmente: https://www.avvenire.it/agora/pagine/gary-irregolare-con-grazia

Il punto di vista degli studiosi

Un ritratto dell'autore a cura di Daria Galateria su Wikiradio di RadioRai3

Curiosità

  • Gli pseudonimi Gary e Ajar sono filologicamente fratelli. Entrambi hanno a che vedere con due termini russi che indicano l'azione del bruciare; è chiara l'allusione ad una vita che vuole essere "ardente e scoppiettante". 
  • Quando Gary vince il Prix Goncourt con lo pseudonimo di Émile Ajar, ad interpretare il suo ruolo davanti ai giornalisti manderà il nipote. L'inganno riesce e i due si dividono i proventi delle vendite del romanzo. 
  • Dal romanzo sono stati tratti due film

- La vita davanti a sé di Moshé Mizrahi, 1977. Il film, che annovera tra gli interpreti Simone Signoret, vince numerosi riconoscimenti tra i quali l'Oscar al miglior film straniero nel 1978.

- Anche il regista Edoardo Ponti si è recentemente cimentato con questa storia scegliendo di far interpretare madame Rosa a Sophia Loren. Il film dovrebbe essere distribuito su Netflix nei prossimi mesi.

  • Nel 2018 a Materadio, sullo sfondo di una tessitura musicale che restituisce l'ambientazione del romanzo, Silvio Orlando legge alcune delle pagine più suggestive.

Se hai letto questo potrebbe piacerti anche:

Il treno dei bambini / Viola Ardone
Einaudi, 2019 
Catalogo Brianzabiblioteche: https://www.brianzabiblioteche.it/opac/search/lst?q=treno+dei+bambini

 

 
Ultima Modifica: 31/10/2022