1. Contenuto della pagina
  2. Menu di sezione
Contenuto della pagina

Di cosa parliamo quando parliamo di gdl - seconda puntata

Federico Zandomeneghi, The Reading, olio su tela
Federico Zandomeneghi, The Reading

Come gran parte delle nascite, anche quella del nostro gruppo di lettura è stata frutto di un lungo corteggiamento fatto di chiacchiere sussurrate tra gli scaffali, di passaparola, di sguardi d'intesa davanti ad un comune desiderio di lettura.
Poi finalmente, un sabato di settembre, abbiamo deciso di rompere gli indugi e di darci un primo appuntamento, per certi versi un appuntamento al buio perché non potevamo prevederne l'esito ma solo fantasticare sui possibili sviluppi. 

 

Quel che è certo è che avevamo tutti molte aspettative. Così, per restare nella metafora del corteggiamento, abbiamo indossato "l'abito buono" prestando particolare attenzione al modo in cui ci saremmo presentati. Del resto, non è forse la prima impressione quella che segna il passo di tutte le relazioni? 
Abbiamo così pensato di utilizzare il primo incontro per condividere le regole del gioco e negoziare forme di convivenza che, nel corso di questi mesi, ci hanno messo al riparo da esibizionismi o forme malcelate di "bullismo" intellettuale aiutandoci, nel contempo, a garantire uno spazio di parola per tutti accanto ad un rispetto per quanti, per timidezza o ritrosia, desideravano solo ascoltare.

E allora, ecco un condensato del nostro vademecum:

  1. Si legge da soli, si commenta insieme. Si mettono alla prova simpatie, affinità, idiosincrasie, suggestioni e ci si assume il rischio di cambiare idea su un libro o un autore;
  2. Il gruppo ha le porte spalancate: si entra e si esce con la massima libertà, non è richiesta un'iscrizione o la patente speciale di lettore, si può frequentare sempre oppure solo quando il cuore comanda;
  3. Per garantire turni di parola equanimi e contenere gli eccessi verbali, per stimolare la discussione o raccordare tutti gli interventi, per tenere il filo sottile che lega un incontro con quello successivo, per preparare i materiali e assicurarsi che tutti abbiano una copia del libro o per promuovere e comunicare le attività del gruppo, occorre un/una maestro/a di gioco;
  4. E ora, cosa si legge? Dipende dalla composizione del gruppo. Se si è in numero relativamente contenuto ci si può permettere di discutere, anche intensamente, per approdare ad una scelta condivisa. Quando si è in molti, utilizzare questa strategia equivale ad una condanna alla paralisi. In questi casi, almeno fino a quando il gruppo avrà acquisito una propria fisionomia, sarà il/la maestro/a di gioco ad avanzare delle proposte;
  5. Leggere per il gruppo di lettura è leggere diversamente. Via libera alle chiose a margine, agli appunti, ai rinvii, ai rimandi iconografici, musicali, testuali. Più carne metteremo al fuoco, più la discussione in gruppo saprà essere feconda.

Volete sapere con quale libro abbiamo incominciato e com'è andata?
Non perdeteci di vista e leggete il prossimo post! 

 

 
Ultima Modifica: 31/10/2022