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Statuto Comunale

 

Il presente statuto è stato approvato con le deliberazioni del Consiglio Comunale n. 77 del 03.07.2000 e n. 101 del 22.09.2000.

E' stato pubblicato all'albo pretorio del Comune dal 04.12.2000 al 03.01.2001, pubblicato sul bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie straordinaria inserzioni - n. 51/1 del 18.12.2000 ed è entrato in vigore il 04.01.2001.

Successivamente è stato modificato con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 104 dell'11.12.2001.

Da ultimo, lo statuto è stato modificato con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 30 del 07.05.2019, divenuta esecutiva il 03.07.2019.

Lo statuto modificato, conformemente all'art. 6 comma 5 del D.Lgs. 267/2000, è stato pubblicato all'Albo Pretorio comunale dal 04.07.2019 al 03.08.2019, e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 29 del 17.07.2019 - ed è entrato in vigore il 04.08.2019.

 

La comunità lissonese

La Comunità lissonese delega agli organi istituzionali del Comune, democraticamente eletti, la cura e la rappresentanza dello sviluppo, degli interessi e della crescita collettiva e impegna se stessa e l'Amministrazione a considerare il territorio comunale come bene di tutti, risorsa a disposizione di tutti i cittadini di oggi e di domani, con la consapevolezza di essere depositaria di un singolare patrimonio di civiltà, di tradizioni storiche, artistiche, culturali e linguistiche.

Premessa storica

Il territorio su cui sorge la Città di Lissone ha visto in tempi remoti l'insediarsi di popoli dalle spiccate caratteristiche di fierezza ed operosità quali i Liguri, gli Insubri - che daranno origine ad una delle prime denominazioni della penisola italica - ed i Celti.
È comunque in epoca di espansione romana, che si hanno sicure tracce di un insediamento provato dai reperti archeologici ritrovati.
Lissone fino al 1000 visse stentatamente, piccolo villaggio agricolo lontano dalle vie commerciali e con un territorio poco produttivo perché privo d'acqua.
In età comunale divenne "borgo", cioè centro abitato cinto da mura e sede di ben cinque "Case degli Umiliati", che si dedicavano alla tessitura dei panni di lana.  

Lo stemma comunale riporta l'emblema dell'ordine: una pecora accosciata con il motto: "Omnia vincit humilitas".

L'attività della tessitura della lana continuò nei secoli e insieme alla bachicoltura integrò gli scarsi redditi derivanti da un'agricoltura povera.
Solo verso la metà del '700, per un concorso di cause favorevoli (amministrazione austriaca, abolizione delle servitù feudali, costruzioni in Brianza di residenze nobiliari, migliorata situazione economica, ampliamento dei mercati) i lissonesi iniziarono a costruire mobili, o parti di mobili comuni, dapprima come attività secondaria.
Via via questa attività artigianale si consolidò, migliorando qualitativamente e venne affiancata da un'attività commerciale e da altre ausiliarie (tappezzerie, ferramenta).

Nei primi anni dell'Ottocento, Lissone ha aperto le prime classi della scuola primaria gratuita e si è dotata del prezioso servizio del medico condotto. Dal 1850 circa, con il sorgere delle prime grandi aziende a carattere industriale e commerciale, Lissone può essere considerata il più importante centro mobiliero italiano. All'inizio del secolo scorso nascono a Lissone industrie per la lavorazione meccanica del legno (produzione di tranciati e compensati) e si impiantano le prime macchine per la costruzione di mobili (seghe a nastro, piallatrici, trapani, torni).

Nel 1882 è stata inaugurata la stazione ferroviaria lungo la tratta Milano-Como e, qualche anno più tardi, l'indispensabile scalo merci, due formidabili aiuti al progresso sociale ed economico della cittadina nella quale, nel contempo, iniziavano la produzione  anche imponenti stabilimenti tessili. Qualche decennio più tardi si sono aggiunte aziende per la lavorazione del legno e di supporto alla crescente attività artigianale mobiliera.
Sul finire del secolo Lissone si è dotata di istituzioni di grande valore culturale e sociale quale la "Scuola serale di disegno e intaglio" (diventerà "Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato", I.P.S.I.A., ora Istituto "Giuseppe Meroni"), le "Società di Mutuo Soccorso", la "Lega Cattolica del Lavoro" e l'"Asilo di Carità per l'Infanzia".

Agli inizi del Novecento, la già notevole struttura industriale del paese si è maggiormente rafforzata con l'entrata in funzione dell'Incisa, la più grande e tecnicamente avanzata fabbrica italiana di compensati e tranciati.
Nel 1926 è stata benedetta e consacrata la nuova prepositurale dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, solenne nella sua maestosità, frutto del lavoro e della Fede dei nostri padri.

Negli anni '30 è stata organizzata per la prima volta la "Settimana Lissonese", nata come "rassegna totalitaria della produzione cittadina", abbinata, subito dopo la guerra, al "Premio Internazionale di pittura", un binomio che ha ancor più diffuso la conoscenza di Lissone e della sua economia in Italia e nel mondo.

Sempre in quegli anni sono stati inaugurati l'"Ospedale della Carità", la "Casa di riposo Agostoni" e l'"Asilo Cagnola", benemerite strutture delle quali la cittadinanza sentiva un urgente bisogno.

Gli anni '50 sono stati caratterizzati dalla volontà di salvaguardare e potenziare la validità e il prestigio dell'artigianato, nonché di ampliare la visibilità della sua offerta con l'istituzione dell'Ente Comunale del Mobile e l'apertura di importanti esposizioni.
Nei decenni successivi, nonostante momenti di crisi, è proseguito lo sviluppo sociale, economico, culturale ed informatico del paese, accompagnato dal continuo aumento della popolazione, sostenuto anche da una forte immigrazione.
Alleprincipali industrie del legno e del mobile se ne sono aggiunte poi altre:metalmeccaniche, elettroniche, meccaniche e del commercio di articoli sportivi;un tessuto economico vivo che è riuscito a superare le difficoltà che via viasi sono presentate nel tempo.
A livello demografico, si è passati dai 7.836 abitanti del 1901 ai 34.500 del 2001  agli oltre  45.000 abitanti attuali. Una crescita seguita dalla creazione di ben cinque nuove parrocchie.

Il 27 novembre 1982 a Lissone è stato concesso il titolo di "Città".

 

 
Ultima Modifica: 31/10/2022