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Comunicato stampa

 

Lissone ricorda Mario Bettega, vittima dell'orrore nazifascista: il 26 gennaio la posa della pietra d'inciampo all'ingresso dello stadio "Luigino Brugola"

 

Una pietra con una piccola targa in ottone, collocata in modo da sporgere dall'asfalto in prossimità dell'ingresso dello stadio "Luigino Brugola", tradizionalmente noto come "Palestra" e casa della Pro Lissone Calcio. Sulla targa, delle dimensioni di un sanpietrino, sarà visibile il nome di Mario Bettega, partigiano, vittima dell'orrore nazifascista, morto nel campo di concentramento di Mauthausen all'età di 26 anni, il 19 marzo 1945 .

 
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In occasione del Giorno della Memoria, sabato 26 gennaio il Comune di Lissone insieme al Comitato per le Pietre d'inciampo della Provincia di Monza e Brianza ricorderà Mario Bettega con una cerimonia pubblica che sarà preceduta da una mattinata all'insegna del coinvolgimento delle scuole del territorio.
Il Comune di Lissone è inoltre fra i promotori del Comitato per le Pietre d'inciampo, costituitosi proprio allo scopo di mantenere viva la Memoria di tutti i deportati durante la Seconda Guerra Mondiale.

 
 

Il programma della giornata di sabato 26 gennaio prevede alle ore 11 l'inaugurazione della mostra fotografica e documentaristica "Il Sonno della ragione" curata dal Club fotografico F64. All'inaugurazione sono stati invitati gli alunni delle classi 3^ e 5^ del Liceo Enriques che parteciperanno poi allo spettacolo teatrale "Il lavoro rende liberi" a cura della Compagnia Teatro Instabile.

 

A conclusione della mattinata, la cerimonia si sposterà in via Dante, nei pressi dell'ingresso dell'impianto sportivo, alla presenza delle autorità e dei parenti di Mario Bettega.

 

Per ricordarne la figura, sarà collocata una pietra d'inciampo munita di una piccola targa in ottone, della dimensione di un sanpietrino (10x10 cm) sulla quale sono incisi il nome, l'anno di nascita, la data e il luogo di deportazione e la data di morte.

 

La pietra d'inciampo sarà collocata dall'artista tedesco Gunter Demnig, promotore a livello europeo dell'iniziativa che intende inserire nel tessuto urbano una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di concentramento nazifascisti.

 

Infine, domenica 27 gennaio, Giornata dedicata dallo Stato italiano al Ricordo e alla Memoria, lo spettacolo teatrale sarà proposto alla cittadinanza ad ingresso gratuito presso Palazzo Terragni, con inizio alle ore 16.

 

"La nostra adesione al Comitato per le Pietre d'inciampo della Provincia di Monza e Brianza testimonia la concreta volontà di contribuire a dare valore nel tempo ad un progetto di così alto spessore storico, morale e culturale - sottolinea Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone - questa pietra, una volta posata, colpirà per il suo aspetto metallico, emergerà dal selciato circostante e ci colpirà per la dicitura dell'incisione. Per questo motivo, ogni anno è importante ricordare. E nel ricordare, abbiamo una responsabilità personale: fare delle scelte con coscienza".

 

"E' significativo che tre Comuni brianzoli, diverse associazioni e singole persone volontarie abbiano deciso di lavorare insieme in rete per creare un ricordo condiviso delle vittime del nazionalsocialismo - dichiara Alessia Tremolada, assessore alla Cultura - E' necessario tenere viva la memoria di quanti hanno lottato per la libertà di tutti ed è ancor più importante tenerla viva fissando i nomi e le storie di chi, nella nostra città, camminando per le nostre vie, ha lottato sacrificando se stesso anche per gli altri. Leggere le storie e vedere i volti dei nostri concittadini, in questo caso Mario Bettega, caduti nella battaglia per la libertà di tutti ci aiuta a riflettere ed a non minimizzare per non ripetere gli stessi errori del passato".

 

"La Pietra d'inciampo sarà collocata in un luogo di forte passaggio, nei pressi del cancello della Pro Lissone, varcato ogni giorno da ragazzi e adulti - afferma Renzo Perego, assessore allo Sport - proprio come dice il nome, vogliamo che questo simbolo sia da monito per una riflessione e contribuisca a tenere ampio il dibattito su una tragedia che ha toccato la nostra città".

 

Mario Bettega nasceva a Lissone il 16 agosto del 1918. Operaio alla Breda e calciatore della Pro Lissone, ma anche antifascista e impiegato nella resistenza. Venne catturato dai repubblichini mentre consegnava un pacco di otturatori e caricatori alle SAP, Squadre di Azione Patriottica. Mario Bettega era anche un noto e apprezzato calciatore della Pro Lissone e con le sue conoscenze tra i giovani di Lissone, svolgeva un gran lavoro per sostenere ed estendere l'attività resistenziale.

 

Dal carcere di San Vittore di Milano nel novembre 1943 venne deportato, fu trasportato fino a Mauthausen, campo di punizione e di annientamento, dove i prigionieri dovevano fare fronte a condizioni di detenzione inumane e lavorare come schiavi nelle cave. Gli italiani deportati qui furono più di 8.000. Mario Bettega vi morì, all'età di 26 anni, il 19 marzo 1945.

 

Nel 1963, l'Amministrazione Comunale ha dedicato a Bettega una via di Lissone.

 

Lissone,17 gennaio 2019

 

 
Ultima Modifica: 31/10/2022