Contenuto della pagina

Segnali di Stile. Il Premio Lissone, territorio, uomini, idee.

Logo mostra "Segnali di Stile"

18 maggio - 21 settembre 2008

Orario:  martedì, mercoledì, venerdì 15.00-19.00 
             giovedì 15.00-23.00
             sabato e festivi 10.00-12.00 15.00-19.00 
             (chiuso lunedì) 

chiusura estiva dal 28 luglio al 1 settembre 2008

Ingresso libero
 
Inaugurazione: sabato 17 maggio, ore 21.00

 
 
 

L'iniziativa nasce dalla volontà di dare visibilità a un evento, il Premio Lissone, che dal 1946 ha saputo coniugare la creatività delle più avanzate tendenze artistiche internazionali con il territorio della Brianza: una realtà di uomini, idee, innovazioni al servizio della progettazione e produzione. Da Lissone e dal suo premio d'arte sfilano grandi nomi, talenti emergenti e nuove tendenze tanto che il premio diventa un appuntamento significativo, nel quale si registrano con puntualità e sintesi quei segnali di stile che hanno caratterizzato di volta in volta il panorama artistico e culturale nazionale e internazionale.

Fin dai suoi esordi il premio esprime la necessità di aprire un dibattito culturale più ampio, coinvolgendo imprenditori del territorio e personalità critiche di importanza nazionale e in seguito internazionale, proponendosi come evento culturale di ampio spessore che attrae e stimola un percorso comune tra arte e design. Questo appuntamento culturale permette ancora oggi di rinnovare l'incontro e la conoscenza reciproca tra museo e aziende del territorio, andando ad avvicinare ancora di più due realtà vicine per creatività, arte e stile.

La mostra si propone, negli spazi del Museo d'Arte Contemporanea di Lissone, di offrire a un vasto pubblico idee, movimenti e stili che hanno caratterizzato la vicenda artistica del Premio Lissone dal 1946 al 1967, in parallelo alla storia del territorio e della Settimana Lissonese, vetrina delle sperimentazioni più avanzate del comparto del mobile. Sono messi in luce con un allestimento studiato appositamente per l'evento, i quadri della collezione e i momenti salienti delle diverse edizioni della Settimana Lissonese fino alla prestigiosa rassegna del 1973. I dipinti divengono così i protagonisti e segnali che tracciano un percorso espositivo, proponendosi come significativi pezzi-tendenza del gusto e della moda dagli anni quaranta agli anni sessanta del secolo scorso e ancora così vitali e fecondi nella cultura dei nostri giorni.

 

PERCORSO ESPOSITIVO

 

Attraverso una scelta di opere presenti nella collezione del Museo d'Arte Contemporanea, la mostra presenta una sorta di racconto, un'installazione per "stanze" arredate per raccontare una storia legata alla città del mobile, alla sua vivacità culturale e imprenditoriale. Opere d'arte, oggetti, elementi d'arredo sono presentati come fili conduttori di un percorso che crea connessioni inaspettate e suggestive, accostando pittura, oggetti di design, fotografie e disegni, immagini visive e documenti sonori, per ridare vita e forma a quel laboratorio dell'arte e dell'operosità progettuale che da sempre ha caratterizzato Lissone e il suo territorio.
Le scelte del Premio Lissone hanno agito in diverse direzioni, dall'astrattismo all'informale, dal neo-dada al nouveau realisme, dalla pop art allo sperimentalismo neo-avanguardistico e possono essere lette e raccontate come tendenze di un gusto che ha contaminato artisti, architetti, designer e infine gli artigiani e il mondo produttivo del comparto del mobile. Avvicinati a una ricca raccolta di materiali, documenti e oggetti, i dipinti sono proposti nelle sale espositive intervallati da immagini fotografiche e geografiche che raccontano la storia della Settimana Lissonese e di un territorio, sul quale si muovono gli uomini e le idee, la creatività artistica, l'innovazione tecnologica e l'attività progettuale.
Da Ennio Morlotti a Mauro Reggiani, che nella loro diversità ben sintetizzano l'ambiente fra lo schieramento neocubista e quello astrattista, sono presenti le opere degli anni cinquanta e sessanta che esemplificano le diverse inflessioni che l'informale assume nella poetica e nella tecnica di artisti italiani quali Birolli, Scanavino, Vedova, Perilli, Schifano, Dorazio, Adami e gli stranieri Thieler, Appel, Tàpies, Bellegarde, Feito, Murtic', Cheval-Bertrand, Klasen, Buri. 


Progetto :  Nexo, Milano


Ufficio stampa : Nexo 
                       via L. Settala 45, 20124 Milano
                       tel. 02.20241817 - nexo@datafin.it


Alcune delle opere in mostra
Gruppo G14, poltrona Fiocco per Busnelli, 1970Claude Bellegarde, Cyclope, 1959 olio su tela Premio per la giovane pittura internazionale, 1959Mauro Reggiani, Composizione, 1952, olio su tela Premio Lissone 1952Joe Ponti, Sedia superleggera, modello n.699 per Cassina, 1957
 
Ultima Modifica: 31/10/2022